Eventi
16/12/2005
Casini: BCC, la punta avanzata del sistema bancario italiano
“Sono convinto che il Credito Cooperativo possiede tutti gli strumenti culturali operativi e gestionali per affrontare con successo la prova della responsabilità che attende tutto il Paese” Così il Presidente della Camera Pier Ferdinando Casini nel suo intervento al XIII Convegno Nazionale del Credito Cooperativo che si sta svolgendo in questi giorni a Parma.


On. Casini
Intenso e partecipato l'intervento del Presidente della Camera Pier Ferdinando Casini, socio della Banca di Credito Cooperativo dell'Alto Reno, che questa mattina ha preso parte alla prima giornata dei lavori del XIII Convegno Nazionale del Credito Cooperativo in corso in questi giorni a Parma.
“Condivido da sempre - ha affermato Casini - le linee ideali del Credito Cooperativo; ne ritengo indispensabile il ruolo in un Paese multiforme e frammentato come il nostro; trovo ancora oggi straordinariamente attuali il suo spirito di fondo e la sua capacità di promuovere il benessere dei cittadini puntando sulla valorizzazione del territorio e sulla coesione sociale. La scelta della struttura della rete, della sinergia e dell'integrazione operativa non solo hanno fatto della vostra realtà la punta avanzata del sistema bancario italiano, ma ci offrono anche una chiara indicazione di cultura e di metodo.”
Il Presidente della Camera ha poi proseguito: “Il Credito Cooperativo ha scelto di trovare nella sua stessa storia le principali leve della propria competitività: la stretta vicinanza alla clientela, l'approfondita conoscenza del territorio e dei mercati di riferimento; una cultura d'impresa che guarda con convinzione al profitto della responsabilità sociale. Sono convinto che il Credito Cooperativo abbia dimostrato di possedere tutti gli strumenti culturali, operativi e gestionali per affrontare con successo la prova della responsabilità che attende tutto il Paese.”

Circa 1900 i partecipanti al XIII Convegno Nazionale, che ha come titolo ControCorrente. Autonomia e coesione. Strategie del Credito Cooperativo per la qualità della rete e lo sviluppo delle comunità locali.
“Controcorrente - ha detto il Presidente di Federcasse Alessandro Azzi nel suo intervento di apertura - significa discernere quando il pensiero da plurale si fa unico; non omologarsi alla cultura d'impresa dominante; non stancarsi mai di reinventare la banca mutualistica, ed infine significa aver scelto di darsi uno statuto che si apre con una dichiarazione di identità e ci qualifica e ci impegna ad essere, a fare, a farci percepire come differenti”.

Ai lavori - che si stanno svolgendo presso il PalaCassa di Parma - sono oggi intervenuti il sindaco di Parma Elvio Ubaldi; il Presidente della Federazione delle BCC dell'Emilia Romagna e di Iccrea Holding, Giulio Magagni; il Segretario Generale dell'Associazione Europea delle Banche Cooperative, Hervé Guider. “In Europa - ha sottolineato Guider - le banche cooperative rappresentano una realtà di grande importanza economica, finanziaria e sociale con 60 milioni di soci, 130 milioni di clienti e 700 mila dipendenti”.

Il Direttore Centrale per la Vigilanza creditizia e finanziaria di Banca d'Italia, Francesco Frasca, ha osservato come il Credito Cooperativo in questi ultimi anni si sia evoluto in un sistema più strutturato senza perdere la propria vocazione solidaristica.

Nel corso della giornata Giuseppe De Rita, Segretario Generale della Fondazione Censis, ha presentato i risultati di una ricerca su: “Il valore sociale delle Banche di Credito Cooperativo” .
Lorenzo Ornaghi, rettore dell'Università Cattolica Sacro Cuore di Milano, ha parlato sul tema della funzione economica e sociale delle Banche di Credito Cooperativo.

Il Direttore Generale di Federcasse, Franco Caleffi, ha illustrato le linee del progetto di coesione del Credito Cooperativo, analizzandone gli aspetti regolamentari, organizzativi ed economici.
All'interno di questo progetto il nuovo Fondo istituzionale di protezione della clientela – ha sottolineato Caleffi – “rappresenta il fattore strategico che può far conseguire un significativo passo in avanti all'interno del sistema del Credito Cooperativo. Nel pieno rispetto dell'autonomia delle BCC-Cr e dei valori fondanti.“

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Al 31.5.2005 operavano in Italia 443 Bcc e Casse Rurali con 3.500 sportelli (l'11,2% degli sportelli bancari italiani).
Raccolta diretta: 97,9 miliardi di euro (+10,1%);
Impieghi: 78,8 miliardi di euro (+12,8%).
Patrimonio: 13 miliardi di euro (+6,9%).

Il Credito Cooperativo è la prima realtà bancaria in Italia per numero di sportelli; la terza per patrimonio, la quarta per raccolta diretta, la sesta per impieghi.

Gli impieghi erogati dalle BCC italiane rappresentano il 20,3% del totale dei crediti alle imprese artigiane); il 14,7% del totale dei crediti alle “altre imprese minori”; il 15,5% del totale dei crediti alle Famiglie produttrici (l'8,9% alle famiglie consumatrici); il 10,7% del totale dei crediti alle Istituzioni senza scopo di lucro (Terzo Settore).