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18/01/2010
L’Unità d’Italia, valore da non dimenticare

“L’Unità d’Italia ci ha migliorato la vita” – ha esordito Ernesto Galli della Loggia, docente di Storia contemporanea all’Istituto Italiano di Scienza Umane a Firenze ed editorialista del Corriere della Sera, ospite della Cassa Rurale di Treviglio, in occasione della presentazione del Libro di Marco Carminati, “Cento pagine d’eroi”, imperniato sulle biografie dei 180 Garibaldini bergamaschi che “fecero l’impresa di Sicilia”. “Fu vera gloria?”, chiedeva il titolo provocatorio dato alla conversazione dell’illustre studioso ed editorialista del Corriere. La sua risposta, in sintesi, documentata con ampie argomentazioni e fondate valutazioni è stata “Certamente sì. Il bilancio, composto inevitabilmente di voci al più e di voci al meno, si è certamente chiuso in attivo. Con un importante attivo. Dovrebbero ricordarselo meglio molti politici dell’attuale classe dirigente, scarsamente sensibili, e poco o nulla consapevoli di quello che davvero ci ha lasciato in eredità la nostra storia unitaria. Fatta anche di slanci morali e di valori. Come storico sono fautore di una terza via per interpretare il Risorgimento, non ‘imbalsamato’, non ‘demolito’: piuttosto visto come un lungo processo, a tratti anche confuso, che ha portato risultati notevoli in termini culturali e materiali. Senza il Risorgimento, l’Italia di oggi sarebbe totalmente diversa. E non certo migliore”.

Molto interessante il libro di Marco Carminati, edito dalla Cassa Rurale di Treviglio nell’ambito delle iniziative promosse in vista dei 150 anni dell’Unità d’Italia. “Ben volentieri la abbiamo sostenuto la pubblicazione di questo libro, nato dall’idea di fondere l’aspetto narrativo con lapidarie biografie di Bergamaschi protagonisti generosi di in un episodio di grande valenza civile e storica”, ha spiegato il Presidente GianFranco Bonacina.